L’Antico Egitto ammalia da secoli studiosi e amanti della cultura: grazie alla mole di siti archeologici e reperti trovati all’interno di questi, L’antico popolo egiziano ha da sempre catturato l’interesse di tutti.
Uno dei simboli più rilevanti di tale popolo sono senza ombra di dubbio le Piramidi di Giza. Imponenti nella loro ormai rustica apparenza, questi monumenti funebri un tempo rappresentavano la grandezza e la potenza di tale dinastia. Non è infatti segreto che la Grande Piramide ossia la Piramide di Cheope è una delle sette meraviglie del mondo, precisamente l’unica ancora visibile ai nostri occhi.
Egitto: come sono state costruite le piramidi?
Da ormai decenni a questa parte però, ciò che attira di più l’attenzione degli studiosi è capire come queste tombe siano state effettivamente costruite. Come si può immaginare non si parla di pochi metri di altezza, ma bensì di strutture alte come grattacieli veri e propri e immaginando i mezzi disponibili nell’ Antico Regno d’Egitto sono molti i quesiti che ci si pone.
Nonostante ciò, grazie al ritrovamento di alcune travi di legno in prossimità della necropoli e, agli eventuali studi effettuati su queste, è stato scoperto che i materiali necessari per la costruzione delle piramidi vennero trasportati via mare.
Nel noto documentario: “Great Pyramid of Egypt: The New Evidence”, gli stessi storici affermano che: “Ottenere 170.000 tonnellate di calcare di alta qualità per rivestire la piramide ea la più grande sfida di Khufu“ e che “Nessuno ha mai saputo con certezza quanta pietra sia stata portata a Giza per completare la costruzione in poco più di un quarto di secolo”.
Oggi questo tassello, però, sembra essere stato risolto.