Negli ultimi giorni il social network Twitter ha preso un’importante decisione che riguarda solamente il profilo del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. La piattaforma ha infatti eliminato una funzione solamente al profilo di quest’ultimo.
Trump d’ora in avanti non potrà più bloccare gli utenti che lo criticano. Probabilmente l’azienda ha deciso di eliminare questa funzione perché il Presidente era solito bloccare gli utenti che lasciavano commenti negativi.
Donald Trump non può più bloccare utenti su Twitter
A stabilire l’eliminazione di questa funzione non è stata la piattaforma stessa, bensì la Corte d’appello del secondo circuito, a New York. Quest’ultima ha evidenziato che una simile condotta del Presidente sulla piattaforma costituirebbe una violazione del Primo Emendamento, che garantisce la libertà di parola.
La Corte d’Appello ha anche sottolineato la linea espresso da una precedente sentenza. Il Presidente, che vi ricordo ha quasi 62 milioni di follower su Twitter, utilizza la piattaforma anche per svolgere attività ufficiali. Ecco cosa ha scritto il giudice Barrington D. Parker per motivare la sua decisione: “Il Primo Emendamento non consente a un pubblico ufficiale che utilizza un account di social media, per tutti i tipi di finalità ufficiali, di escludere le persone da un dialogo online altrimenti aperto perché hanno espresso opinioni con le quali il funzionario non è d’accordo“.
Il contenzioso in questione è nato dall’iniziativa legale di 7 soggetti che sono stati bloccati dall’account del Presidente dopo la pubblicazione di alcuni commenti a suo sfavore. Dalla sua parte, i Legali del Dipartimento di Giustizia hanno sostenuto che l’account sia una profilo personale, di conseguenza il Presidente dovrebbe avere la possibilità di bloccare gli utenti che “non vuole ascoltare”.