Il mondo digitale emette il 4% dei gas serra a livello mondiale e il suo consumo energetico aumenta del 9% ogni anno. Lo scorso anno, la sola energia consumata per la visualizzazione di video, serie TV e film online ha generato 306 milioni di tonnellate di CO2, che corrisponde alla quantità di gas serra emessa dalla Spagna.
Oltre un terzo di queste emissioni sono state generate da servizi di video in streaming come Netflix e Amazon Prime Video. E’ quanto emerge da una ricerca condotta da The Shift Project sulle conseguenze dello streaming video sull’ambiente.
Il consumo di Netflix e Amazon Prime Video inquina quanto il Cile
Viviamo in un mondo in cui il solo consumo di video online genera il 60% dei flussi di dati su scala mondiale, producendo oltre trecento milioni di tonnellate di CO2 ogni anno. Il consumo digitale produrrebbe il 20% delle emissioni totali di gas serra, mentre lo streaming dei soli servizi Netflix e Amazon Prime Video genererebbe emissioni equivalenti a quelle del Cile.
La visualizzazione di video hot, invece (che rappresenta il 27% del traffico totale di dati video) genererebbe lo 0,2% delle emissioni globali. In altre parole, quanto tutte le famiglie della Francia.
Il The Shift Project non si scaglia contro il consumo dello streaming online, ma cerca di promuovere quella che è stata definita “moderazione digitale” al fine di evitare che “un uso considerato prezioso dalla società risenta dell’eccessivo consumo di un altro uso considerato meno essenziale”. Cosa consigliano i ricercatori? Divieto di autoplay, streaming in bassa risoluzione e stabilire criteri per la priorità d’uso.