Sono ben due gli asteroidi più controllati del momento: da una parte QV89 e dall’altra parte, il famoso Apophis. Partendo dal primo, sappiamo che la NASA lo ha inserito nella lista dei “meteoriti da tenere d’occhio“. Si ipotizza che misuri 40 metri e le conseguenze di un impatto non sarebbero catastrofiche. Tuttavia si sta già ponendo rimedio.
Si sa, spesso vi sono stati molti asteroidi che hanno sfiorato la superficie terrestre. Molti sono anche entrati in collisione con il nostro pianeta, disintegrandosi però poco dopo. Gli scienziati però sono preoccupati dalla potenziale influenza dei campi gravitazionali anche sul meteorite piccolo come QV89.
Apophis invece suscita paura e preoccupazione. L’asteroide in questione è grande 340 metri e le sue dimensioni sono spaventose. Durante la Conferenza sulla Difesa Planetaria sono state svelate infatti una serie di informazioni legate all’asteroide. Se non cambierà traiettoria, entrerà nell’atmosfera il 13 Aprile 2029 a soli 31.000 Km dalla superficie terrestre.
QV89: l’asteroide che non preoccupa più di tanto
Sebbene sia inserito nella lista nera della NASA, QV89 risulta al primo posto come pericolosità insieme a Bennu e Apophis sopracitato. La traiettoria di QV89 viene studiata dall’ESA che ne sta verificando anche gli eventuali rischi di impatto. Si sa che transiterà il 9 Settembre 2019 e la probabilità che impatti è molto bassa, circa 1 su 7000. Nonostante non vi siano pericoli, si teme per eventuali passaggi improvvisi e inaspettati. Desta infatti più paura Apophis.
Apophis: il secondo passaggio potrebbe esser pericoloso
Non soltanto le conseguenze preoccupano la comunità scientifica, che sta di fatto studiando il valore di questo asteroide. Al momento vengono analizzati soltanto corpi “alieni” con diametri non superiori ai 6 metri di diametro. In Australia al momento si sta studiando il suo andamento e la probabilità di collisione attuale è di 1 su 100.00. Molto bassa sicuramente, tuttavia bisogna temere eventuali contaminazioni di campi gravitazionali.