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Nel corso della prima parte di 2019 certamente non sono mancate le classiche rimodulazioni dei prezzi nel mondo della telefonia mobile. In linea con le precedenti stagioni, tra primavera ed inizio estate TIM, Vodafone e Windcon la sola eccezione di Iliad – hanno proseguito la politica dei rialzi, a tutto svantaggio degli abbonati.

 

TIM, Vodafone e Wind: presto le rimodulazioni di prezzo potrebbero essere bandite

Il mondo dei consumatori, mai come in questo periodo, è sul piede di guerra. Nelle precedenti settimane le varie associazione di genere hanno dato vita ad iniziative con lo scopo di fermare questa oramai evidente pratica commerciale. La buona notizia è che in Parlamento nelle ultime sedute prima della pausa estiva sarà discusso un disegno di legge volto ad eliminare parzialmente i rincari per gli abbonati. 

Con l’approvazione del DDL, per TIM, Vodafone e Wind sarebbe tutto un po’ più complicato. I provider infatti dovrebbero mettere un freno alle rimodulazioni unilaterali almeno nei primi sei mesi di contratto.

Il disegno di legge è guardato con benevolenza dalle associazioni dei consumatori, ed un po’ meno dai provider telefonici. Per TIM, Vodafone e Wind l’approvazione di questa legge sarebbe un boccone amaro da digerire, mentre per i clienti ci sarebbero regole e prezzi più trasparenti legate alla telefonia.

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