Da diversi anni a questa parte, lo smartphone è diventato ormai un supporto insostituibile nelle attività quotidiane. Che si tratti di interagire con i propri colleghi o con il capo, oppure di organizzare gli impegni tramite i calendari digitali, così come postare sui social scatti dalle proprie vacanze estive, i telefoni per come li intendiamo oggi sono ormai alleati imprescindibili nelle nostre giornate.
Questo implica necessariamente che essi debbano essere sempre a portata di mano, giorno e notte (per scongiurare qualsiasi emergenza). Ma è davvero un’abitudine senza alcun rischio tenere il telefono sempre così vicino, magari riponendolo in tasca o sul proprio comodino durante la notte?
Anzitutto, sarebbe da fare un’importante premessa. Attualmente nessuno studio scientifico è riuscito definitivamente a porre una correlazione di causa-effetto tra l’utilizzo dello smartphone e l’insorgenza di determinate patologie. Chiarito questo, è altresì importante considerare che la comunità scientifica comunque è concorde nell’affermare che un utilizzo meno intenso del proprio telefono
riesca a portare benefici sotto molti punti di vista, a cominciare dalla qualità del sonno e da come si investe il tempo durante le proprie giornate.Alcuni studi però potrebbero suggerire un’associazione tra radiazioni emesse dai dispositivi elettronici e problematiche soprattutto a livello degli organi più sensibili e delicati, quali gli organi preposti alla riproduzione. Il rischio potenziale sarebbe quello di sviluppare infertilità per le modificazioni genetiche che le onde elettromagnetiche indurrebbero nelle cellule impegnate in questo obiettivo, ma le ricerche sono ancora in corso.
Per il momento quindi non c’è nulla da temere, benché adottare un po’ di buon senso ed evitare un’esposizione costante risulti comunque una strategia vincente.