Si sente sempre più spesso parlare delle reti 5G, il nuovo standard di connessione mobile che, se da un lato promette di rivoluzionare le nostre vite garantendo velocità di navigazione mai viste prima, dall’altro lato la sua implementazione ha destato non poche preoccupazioni da parte di chi sostiene che le onde radio siano pericolose per la nostra salute.
Tra le teorie più accreditate circa la presunta pericolosità delle onde radio nelle telecomunicazioni rientra quella dell’esperto di fisica Bill P. Curry: questo, in un rapporto pubblicato nel 2000, scrisse che le reti Wireless avrebbero comportato “probabilmente un serio pericolo per la salute”.
Curry realizzò poi un grafico in cui veniva mostrata la quantità di radiazioni assorbita dal cervello, la cui curva si impennava notevolmente quando si arrivava alle frequenze utilizzate per trasmettere i dati tra dispositivi.
Il fisico spiegò che l’esposizione a quelle onde radio avrebbe potuto far aumentare il rischio di sviluppare tumori cerebrali che, se non trattato, avrebbe causato la morte. Questo grafico è stato poi ripreso negli anni e di recente ricondotto anche al 5G. Il problema, però, è che secondo alcuni studi più recenti, il grafico realizzato da Curry è incompleto ed errato.
5G, le reti di quinta generazione sono davvero pericolose per la nostra salute?
Curry analizzò gli effetti delle onde radio su campioni di tessuti biologici, pensando che ciò che accadeva a quelle cellule potesse accadere anche ai tessuti interni dell’organismo umano, senza prendere in considerazione un fattore molto importante che consiste nella capacità isolante della pelle.
Negli ultimi anni sono infatti stati condotti diversi studi e analisi che hanno confermato che con frequenze radio molto alte, la nostra pelle agisce proteggendo gli organi interni dal loro influsso. Alcuni ricercatori hanno persino provato a sperimentare diversi tipi di esposizione alle onde ad altra frequenza, senza comunque riscontrare alcuna correlazione con l’aumento dei rischi legati a particolari malattie.
Altro personaggio che ha sostenuto la pericolosità delle onde radio è stato il dottor David O. Carpenter. Questo acquistò particolare notorietà quando, al debutto delle reti 4G, pubblicò un rapporto di oltre mille pagine in cui sosteneva che le tecnologie cellulari fossero pericolose per la salute dell’uomo. Il suo studio venne poi smentito da analisi molto accurate.
Nonostante i numerosi studi che smentiscono la tesi per la quale le onde radio sarebbero pericolose per la nostra salute, molte associazioni e gruppi continuato a sostenere che il 5G provocherà non pochi problemi. Ciò perché spesso si tende a pensare che l’evoluzione di una tecnologia già esistente e già ritenuta pericolosa (il 4G, appunto), possa determinare un più serio rischio per la vita umana. In realtà, come sostengono numerosi ricercatori, se davvero così fosse allora si sarebbe dovuto assistere ad un significativo aumento dei casi di tumori in questi ultimi anni. Ma ciò non è accaduto.