Gli italiani hanno lottato a lungo contro l’odiato bollo auto e finalmente potrebbero aver ottenuto un importante vittoria. La Corte di Cassazione ha infatti deciso di tornare a deliberare sulla tassa di possesso, imponendosi per un abolizione. Questa dovrà tuttavia essere operata dalle regioni, attraverso una nuova autonomia che gli sarà concessa.
L’ultima parola grazie a questo provvedimento passa quindi a loro a cui spetterà la decisione di abolire, aumentare o diminuire questa tassa. La vittoria attesa dagli automobilisti arriva grazie al giudice Luca Antonini. Quest’ultimo è molto conosciuto per le problematiche legate al bollo auto, tanto da aver risolto alcuni problemi in merito anche in Emilia Romagna. Erano mesi infatti che si protestava per l’abolizione della tassa di possesso per i veicoli d’epoca.
Anche numerosi politici si sono schierati dalla parte degli automobilisti arrabbiati. Tra questi troviamo Luigi di Maio. Il Ministro si era espresso moltissime volte contro l’imposta, nonostante gli introiti che essa genera allo Stato.
Bollo auto: il rovescio della medaglia dietro all’abolizione
Dopo aver ricevuto la notizia, molti italiani hanno espresso dubbi e preoccupazioni su questo provvedimento. L’autonomia concessa alle varie regioni potrebbe infatti rivelarsi un arma a doppio taglio. Queste con il loro potere potrebbero decidere di operare aumenti, anche considerevoli, alla tassa. Per ovviare a questa precedente lacuna, la Cassazione ha deciso di porre alcuni limiti agli aumenti.
Non sono poi state divulgate le tempistiche, secondo aspetto che preoccupa gli automobilisti. Non si sa infatti fino a quando saranno costretti a pagare questa ingiusta tassa.
Sul bollo auto sono stati poi pubblicati svariati studi. Il più interessante è di ISTAT e mette a confronto i prezzi dal 2013 al 2018. Questi sarebbero schizzati alle stelle di anno in anno, garantendo allo Stato entrate maggiorate di 200 milioni di euro. Una cifra senz’altro considerevole se si pensa a quante famiglie siano in difficoltà per il pagamento dell’imposta.