L’iniziale successo riscosso da FaceApp è andato via via scemando, specie in questi ultimi giorni, quando sono iniziati a sorgere dubbi riguardo la Privacy degli utenti, facendo particolarmente riferimento alle modalità di gestione delle immagini raccolte, che si è scoperto non essere esattamente in linea con la normativa europea GDPR, dal momento in cui i termini di utilizzo dell’app dichiarano che le foto e i dati raccolti potrebbero essere condivisi con società terze.
FaceApp, tuttavia, non è la sola applicazione che utilizza l’Intelligenza Artificiale per modificare i volti degli utenti, in questo caso restituendone un’immagine ringiovanita o invecchiata. Un’altra applicazione davvero originale è AI Portraits Ars, che trasforma le foto degli utenti in un dipinto rinascimentale.
AI Portraits Ars è disponibile come piattaforma Web ed è stato realizzato dai ricercatori del MIT-IBM Watson AI Lab
ed è in grado di trasformare un qualsiasi selfie in un ritratto artistico, ispirandosi a grandi artisti da Rembrandt a Van Gogh.Tutto ciò avviene per mezzo dell’Intelligenza Artificiale. Questa è stata allenata sulla base di più di quarantacinque mila dipinti e si occuperà di individuare i tratti più caratteristici del volto dell’utente per restituire un’immagine che gli sia quanto più simile possibile, realizzando un fantastico dipinto in risoluzione 4K.
Alcuni elementi del viso possono indurre l’algoritmo impiegato da AI Portraits Ars ad utilizzare uno stile artistico anziché un altro, in modo da enfatizzare e valorizzare i tratti più caratteristici, mettendo ad esempio in risalto l’eleganza del naso aquilino o la levigatezza della fronte.
Dal punto di vista della Privacy, infine, l’applicazione rispetta la normativa GDPR: i dati degli utenti non vengono in alcun modo utilizzati o divulgati, e verranno rimossi immediatamente.