Il mondo della pirateria è cambiato. Si è passati da eMule a uTorrent fino alla semplicità delle produzioni musicali e cinematografiche in streaming. Gli introiti di questo segmento di mercato sono altissimi e si devono soprattutto al cosiddetto pezzotto che concede i contenuti di più piattaforme diverse ad un prezzo unico di abbonamento.
Ultimamente ci si è spostati dai gruppi segreti di Telegram alle conversazioni di gruppo su Whatsapp, dove prosperano fornitori illeciti che garantiscono la visione in chiaro degli stream sia da casa che fuori casa tramite smartphone e tablet con app concepite ad hoc. I prezzi bassi attirano sempre più italiani nella rete della frode online. Il tutto senza però sapere che si scade nell’illecito che prevede multe salate e carcere per chi trasgredisce.
Molti sono coscienti di questo fatto mentre altri continuano a perseverare in queste discutibili pratiche che portano ad ammende da migliaia di euro e reclusione fino ad un massimo di 3 anni. Si può finire in manette. Forse faremo meglio a sfruttare la possibilità di dilazionare il pagamento tramite opportuni sistemi di condivisione dei costi che si ottengono in maniera legale e senza rischi per la nostra fedina penale. Evita i problemi con la legge e sfrutta le occasioni che si presentano.