La Commissione europea ha raccomandato ufficialmente che sul 5G si crei un approccio comune a livello continentale per garantirne la sicurezza delle reti. Tra gli aderenti ci sono stati i 24 Stati membri dell’UE, i quali hanno completato una prima fase di consultazione presentando un documento che valuta i rischi potenziali del 5G.
Valutare la nuova rete in ambito sicurezza offre una prospettiva sulle principali minacce che potrebbero minare lo sviluppo delle reti 5G, ponendo il focus sulla vulnerabilità di ordine tecnico e non solo come quelle potenzialmente derivanti dalle infrastrutture che sostengono la stessa rete 5G.
Già in marzo, la Commissione europea ha raccomandato l’adozione di una serie di azioni concrete per valutare i rischi di cybersecurity nel 5G al fine di rafforzare le misure preventive. Gli Stati membri sono stati invitati a completare le valutazioni rivedendo le misure interne che possono migliorare, collaborando poi a livello dell’UE al coordinamento dei rischi e all’insieme di misure di prevenzione comuni.
Sicurezza del 5G: l’Europa mette in discussione le nuovi reti
Coinvolti nel progetto degli Stati membri tutte le autorità per la cybersecurity, le telecomunicazioni e i servizi di sicurezza e di intelligence: una serie di soggetti scelti tra le eccellenze delle singole nazioni che dovranno presentare le loro valutazioni e consolidare la cooperazione tra loro.
Sulla base delle informazioni condivise, gli Stati membri, in collaborazione con la Commissione europea e con l’Agenzia UE per la Cybersecurity (ENISA), redigeranno una valutazione dei rischi entro il 1° ottobre 2019. Nel contempo, l’agenzia suddetta sta già analizzando il panorama delle minacce per il 5G, redigendo anch’essa una valutazione.
Il 31 dicembre 2019 la Commissione definirà e approverà un insieme di misure di attenuazione per affrontare i rischi individuati nelle valutazioni dei rischi effettuate a livello di Stati membri e dell’Ue.
L’obiettivo dell’Agenzia dell’UE per la cybersecurity sarà dare priorità al raggiungimento di un sistema di certificazione per le reti e le apparecchiature 5G. Infine, entro il 1° ottobre 2020, saranno valutati gli effetti delle misure adottate al fine di determinare l’eventuale necessità di ulteriori interventi.