Google ha trascorso anni a raccogliere dati per Street View, ma a quanto pare non solo per scattare foto. Le auto di Street View raccolgono anche informazioni sulle reti WiFi locali e una causa che risale al 2010 dimostra che Google ha raccolto più dati del dovuto.
Dopo quasi un decennio di controversie legali, Google sta risolvendo questo problema pagando solo 13 milioni di dollari. Concorderete sicuramente con noi, questa cifra è decisamente una miseria rispetto ai miliardi di danni supposti da molti analisti già tanti anni fa. Tra l’altro, un’azienda come Google, con delle entrate esorbitanti, non avrà chissà che problemi per sborsare 13 milioni.
Google sotto accusa, l’azienda ha raccolto illegalmente alcuni dati tramite le reti WiFi
Secondo la class-action indetta contro l’azienda, gli ingegneri di Google negli ultimi anni hanno aggiunto protocolli problematici per la scansione WiFi utilizzata da Street View. Se il sistema trova una rete non crittografata (che era molto più comune soprattutto all’inizio), allora raccoglie “dati sul payload” che potrebbero rivelare quali siti Web stanno usando in quel momento le persone collegate. La società ha raccolto almeno 600 GB con questo tipo di dati. Google ha sempre sostenuto che sia un errore, ma allo stesso tempo resta una pratica illegale.
L’azienda per 7 milioni di dollari nel 2013 ha messo fine a un caso derivante dagli stessi problemi. Tale accordo imponeva alla compagnia di distruggere tutti i dati intercettati rimanenti e porre fine alla pratica. Tuttavia, Google afferma di aver smesso di raccogliere dati da reti WiFi aperte già nel 2010. Il nuovo insediamento ha le stesse clausole, che non dovrebbero avere alcun impatto su Google sei anni dopo aver risolto una causa simile. Il pagamento di 13 milioni non include tuttavia il denaro per l’intera class-action, non c’è da aspettarsi un assegno nella cassetta postale. Dunque, l’azienda dovrà sborsare anche altre cifre sostanziose per pagare gli avvocati, ad esempio.