Il 5G continua a fare discutere. Si tratta di opinioni degne dei migliori tabloid. L’apice della discussione è ultimamente sfociato nei rischi ambientali dovuti al disboscamento delle aree che andranno ad ospitare le stazioni radio del network di quinta generazione.
Non c’è dubbio sul fatto che le nuove infrastrutture debbano sostenere carichi enormi ma questo non significa che saranno meno pericolose del 4G. Secondo recenti studi i fatti nuotano in netta controtendenza con la rete attuale. Le antenne avrebbero dimensioni più contenute e minore distanza tra esse per far fronte all’emissione elettromagnetica di onde a frequenze ridotte.
Tutte le notizie sul 5G devono essere prese con le dovute cautele in attesa di un resoconto tecnico e scientifico che sgomini quelli che sono da considerarsi a tutti gli effetti come dei veri e propri rumor senza fondamento logico e scientifico.
Le bufale viaggiano veloce per la rete 5G: la pericolosità della Giga Network è solo fumo negli occhi
Da giorni non si fa altro che parlare dei rischi ambientali della nuova rete. Mentre TIM e Vodafone si espongono con le loro rispettive nuove offerte l’ago della bilancia pende in direzione del piatto fake news. Stando ad alcune informazioni circolanti in rete sarebbero stati abbattuti molti alberi. Ma a quanto pare non è che l’inizio. L’inizio sì, di un giro di notizie false priva di fonte attendibile.
Tutto questo alimenta il diniego delle associazioni che vanno a sfavore del nuovo network e insinuano negli utenti il dubbio sulla bontà del nuovo sistema radio. Serve davvero effettuare un’opera di disboscamento intensivo per potenziare il WiFi e garantire lo sviluppo della nuova rete? Il dubbio pende ma i dati parlano chiaro al riguardo. A quanto pare l’infrastruttura 5G è migliore della 4G. A ragione di ciò non c’è motivo per non sollevarsi da questo polverone mediatico che non fa altro che destare inutile preoccupazione.