Netflix amplia di continuo il proprio catalogo, lo modifica, lo rimodula in seguito alle esigenze e ai feedback che riceve dal pubblico. Ma non avrebbe mai potuto attendersi un consenso così grande per una serie di propria produzione non in lingua inglese: La casa di carta è ormai un successo planetario.
Secondo la viva voce dei protagonisti, il motivo di questo boom di dimensioni così impreviste e spropositate dipende soprattutto dall’intreccio narrativo e dalla delicata situazione economica vissuta da alcuni Paesi del mondo. Al momento, La casa di carta è la serie tv più vista al mondo tra quelle la cui lingua originale non è l’inglese. La fama raggiunta da personaggi cardine quali Il Professore, Tokyo, Denver e suo padre Mosca, così come anche di Berlino e già della new entry Marsiglia ha reso questa serie celebre e chiacchierata in ogni angolo del pianeta, consegnandola all’olimpo delle serie tv già da molto tempo prima della sua conclusione.
La casa di carta 3: Netflix punta sulla qualità
Non è un caso, quindi, se il colosso dello streaming digitale abbia deciso di investire ancor più risorse per l’allestimento di questa terza imperdibile stagione.
L’azienda ha deciso di incrementare la quantità di fondi destinati a La casa di carta, e questo appare lampante nei primi due episodi. Le varie ambientazioni, il cast riconfermato e ampliato, le riprese girate in diversi Paesi e la qualità della fotografia lasciano presagire sviluppi estremamente interessanti anche nei prossimi episodi. Certo, l’abito non fa il monaco, e non si potrà valutare l’intera stagione da ciò che si è potuto afferrare finora, ma già da quanto mostrato finora, il pubblico si attende una grande stagione (che poi continuerà nella quarta).