Si chiama EmoNet il sistema che, sfruttando l’Intelligenza Artificiale, è in grado di predire che tipo di emozione può suscitare un’immagine in colui che la osserva.
Si tratta di un progetto sviluppato da un gruppo di scienziati della University of Colorado Boulder che mira a comprendere se, in che modo e in che misura le emozioni vengono codificate nel sistema sensoriale o se, al contrario, queste sono risposte guidate da alcune regioni del cervello, come quelle del sistema limbico o circuiti più specifici, legati all’elaborazione della paura o della tristezza.
Nello specifico, EmoNet vuole rispondere alla seguente domanda: è possibile collegare direttamente un’immagine alle emozioni che questa può suscitare in un’essere umano, senza l’aggiunta di altri indizi, come il contesto e le esperienze pregresse? Quanto le emozioni sono codificate nel sistema visivo?
L’Intelligenza Artificiale messa a punto dal gruppo di scienziati è stata allenata a partire da un database costituito da oltre 130.000 immagini
estratte da video che sono stati classificati emotivamente da più di ottocento partecipanti.I ricercatori hanno poi testato l’efficienza del sistema da loro creato sottoponendola ad oltre 24.000 immagini non inclusi nella fase di allenamento, per vedere quanto questa fosse in grado di indovinare le emozioni suscitate nelle persone.
Per fare ciò, hanno assegnato ad ogni immagine cinque diversi stati emotivi, e nella maggior parte dei casi le prime cinque possibilità individuate dall’Intelligenza Artificiale comprendevano l’emozione effettivamente provata dalle persone. Le sensazioni che il sistema è riuscito ad individuare con maggiore facilità sono quelle del desiderio sessuale, del craving, ovvero del forte desiderio di qualcosa, e dell’orrore. Questo perché, secondo i ricercatori, il desiderio sessuale così come il craving hanno un legame molto più forte con la percezione visiva.