Il 5G è sempre più vicino e grazie alla promozione delle tariffe di Vodafone e TIM e ai loro relativi network, l’attesa si sta dimezzando ogni giorno che passa. Durante gli ultimi mesi sono state molte le novità inerenti al nuovo standard per le connessioni mobili, ma come rinomato anche le lamentele sono state diverse.
Oltre a quelle nate per l’interesse del verde comune e per rischi che queste nuove frequenze potrebbero provocare sull’uomo, ne sono nate altrettante in relazione ai costi.
Il 5G, a differenza del 4G, infatti, prevede e prevederà delle offerte dai costi maggiorati ma questo fattore può essere anche spiegato in relazione agli esorbitanti costi che la nuova tecnologia porta con sé. Ciò che più ha infastidito i clienti dei vari operatori, però, è stata la strana coincidenza tra le rimodulazioni sulle offerte attualmente disponibili e l’avvicinarsi dell’Internet of Things.
Secondo diversi pensieri diffusi tra la clientela, tutte le rimodulazioni attualmente in programma sulle offerte del 4G dipenderebbero dal 5G. Come mai? Come già detto TIM, Wind Tre, Vodafone e Iliad hanno dovuto sopportare costi molto alti sia per acquistare i blocchi in banda che per procedere con la costruzione delle nuove infrastrutture.
Le recenti rimodulazioni che hanno colpito tutti i clienti di tutti gli operatori, secondo molti, potrebbero essere avvenuti per la causa sopra citata. Purtroppo a confermare tale teoria non c’è nessun dato, ma la tempistica con i quali essi sono avvenuti potrebbe bastare.