Il mondo aeronautico è recentemente stato scosso da due tragici incidenti che hanno visto coinvolto il Boeing 737 Max, l’ultimo aeromobile della casa americana. In Indonesia ed Etiopia hanno infatti perso la vita 346 persone a causa di un malfunzionamento del velivolo. Le cause dell’incidente sono state annunciate un po’ ovunque sui vari canali d’informazione, tanto da intasare anche il web fino ad oggi.
Come anticipato la principale causa dello schianto risiede nel nuovo sistema anti-stallo. Questo, introdotto poco prima dell’episodio in Indonesia, sarebbe necessario per ovviare ad alcuni problemi progettuali dell’aeromobile. Rispetto al vecchio 737 infatti i propulsori sono alloggiati più in alto del profilo alare, causando una modifica del baricentro.
Questo sistema è stato adottato per ovviare alla mancanza di spazio sotto l’aeromobile, non sufficiente per inserire i nuovi motori più performanti. La manovra di Boeing era volta a combattere il bum di vendite del rivale A320Neo, le cui caratteristiche di volo sono però invariate dalla precedente versione.
Alcuni ingegneri si sono accorti poi che quando l’aeromobile era in fase di decollo alla massima spinta rischiava di raggiungere l’incidenza di stallo. Il compito dell’MCAS è appunto quello di aiutare il pilota a riportare il muso in condizione di “sicurezza”, anche se qualcosa nei due incidenti è andato storto. Le letture dei sensori sulla fusoliera erano infatti errate, cosa che ha spinto il computer di bordo ad effettuare la manovra sbagliata.
Boeing 737 Max: la fiducia è difficile da riguadagnare
Il blocco dello spazio aereo e l’annullamento di svariati ordini sono stati un duro colpo per Boeing, che ha faticato non poco a far quadrare la situazione. Ovviamente i familiari delle vittime hanno cercato di far valere le loro ragioni, chiedendo lauti risarcimenti al produttore. Anche in borsa le perdite hanno superato il miliardo di dollari, aspetto che ha messo il competitor Airbus in posizione di vantaggio.
La fiducia è un aspetto difficilissimo da riguadagnare una volta perso e questo Boeing lo sa bene. Nonostante i tentativi di rassicurare le compagnie e i passeggeri infatti permane la paura. Sembrerebbe inoltre che nonostante la nuova certificazione della FAA in atto siano stati scoperti ulteriori difetti sull’aeromobile. Le lamelle di congiunzione tra le ali e la fusoliera sarebbero infatti meno resistenti del previsto. A questo si unisce un difetto al chip della stabilizzazione per chiudere il cerchio.
Molte compagnie come Ryanair hanno deciso di cambiare il nome dei propri 737 Max in 737-8200, nel tentativo di riguadagnare un po’ di fortuna che sembrerebbe aver voltato le spalle al velivolo del produttore americano.