La California rappresenta una zona rossa sulle mappe sismiche da innati anni, purtroppo il futuro dello stato sembra essere scritto da decenni e gli abitanti delle città americane sono già preparati a tutto. Quella della Faglia di Sant’Andreas non è una storia narrata solo nei film hollywoodiani, ma bensì una realtà sempre presente e che dopo gli ultimi terremoti verificatisi, non rappresenta neanche l’unica preoccupazione.
Come sentito nei diversi telegiornali, lo scorso 5 luglio la California è stata soggetta di uno sciame sismico che ha colpito l’intera zona provocando danni irreparabili. La prima scossa è stata registrata con un intensità di magnitudo 6.4 per essere poi seguita da una seconda di magnitudo 7.1 e quasi mille scosse di assestamento. Secondo gli studiosi si tratterebbe del terremoto più devastante nel corso degli ultimi 40 anni, ma questa non è l’unica notizia negativa.
La California viene devastata dai terremoti così come la crosta terrestre
A seguito dei diversi terremoti, diverse faglie si sono generate, provocando nuove e pericolose spaccature della crosta terrestre. Vista la natura di tali danni, gli Stati Uniti d’America si sono affidati persino alla NASA per identificare la reale natura dei danni.
Per mezzo di ciò, l’agenzia spaziale affiancata dall’ESA è riuscita ad ottenere delle immagini ben dettagliate attraverso il satellite Copernicus Sentinel -1.
Come è possibile vedere dal risultato sopra esposto, ogni colore utilizzato nello scatto rappresenta lo spostamento di 12 centimetri del terreno, il quale è avvenuto verso il satellite o nel lato opposto. Nella parte Sud- Est, dove le frange di colore sono interrotte, invece, si è verificata la rottura della superficie terrestre mentre nella parte Nord-ovest il terreno ha subito solo dei disturbi.