Sul Wall Street Journal sono apparse le incredibili immagini riprese da un drone che ha sorvolato la città di Pripyat a poca distanza dal disastro nucleare avvenuto a Chernobyl 33 anni fa.
Come è prevedibile, nelle foto si evince la totale assenza di ogni attività umana attorno all’area a ridosso dell’ex centrale nucleare. Tutto attorno al luogo del disastro sembra che si sia fermato il tempo, come se tutto fosse fermo agli attimi immediatamente successivi a quel giorno.
Secondo le stime, l’incidente pare abbia ucciso in maniera diretta tra le 31 e le 56 persone, ma sono numerose le vittime indirette delle emissioni radioattive che hanno colpito gli abitanti. Infatti, secondo un rapporto del Chernobyl Forum, oltre 4.000 casi di tumore alla tiroide sono stati collegati alle radiazioni tra i residenti dell’epoca che avevano tra 0 e 18 anni al momento del disastro.
Chernobyl: il drone che sorvola i luoghi radioattivi
Come si vede nel video, tra le strutture spettrali che sono rimaste ferme al 1986 c’è anche l’ex parco di divertimenti: un luogo divenuto icona del disastro di Chernobyl, poiché fu utilizzato come punto di raccolta dei cittadini di Pripyat evacuati, condannati senza saperlo a un punto dell’area intorno la centrale che ha subito la maggiore esposizione alle radiazioni atomiche.
C’è poi il caso della Foresta Rossa, la zona dal colore rosso a causa dell’esplosione dista meno di un chilometro da Chernobyl, che è una delle più radioattive al mondo. Ma i ricercatori dell’Università di Bristol hanno rintracciato qualche “punto inaspettato” in cui la radioattività è ancora più elevata del previsto.
Dal video infine si evince un altro aspetto: l’assenza di attività umana ha fatto sì che i luoghi del disastro siano stati in breve tempo ripopolati dalla fauna selvatica e dalla flora, che si sono rivelati inaspettatamente immuni alle radiazioni.