News

Fortnite: una novità incredibile è nascosta nella Stagione 10

Mancano ormai poco più di 24 ore all’arrivo della stagione 10 di Fortnite, una delle stagioni più attese di sempre che chiude ufficialmente il secondo anno di carriera della Battle Royale amata da tutti. Come da prassi Epic Games è sempre attenta ai leaks tanto che, ad oggi, possiamo affidarci solamente alle teorie e ai piccoli spoiler che ci sono stati fatti. Una cosa però è certa, tutto partirà dalla famosa Sfera creatasi durante l’evento che ha visto scontrarsi un mostro ed un robot. Scopriamo di seguito maggiori dettagli.

Fortnite: ecco cosa ci aspetta nella Stagione 10

Iniziamo con la Sfera. I giocatori di Fortnite più assidui avranno certamente notato che negli ultimi giorni qualcosa è cambiato poiché quest’ultima sta iniziando ad emanare una luce sempre più forte come ad indicare un’imminente esplosione.

Se la Sfera dovesse esplodere, però, cosa succederebbe? Attualmente nessuno può saperlo ma sembra che Epic Games ci abbia dato un’indizio. Durante la finale in singolo della Fortnite World Cup,

vinta da Bugha che si è aggiudicato il montepremi di 3 milioni di dollari,  la Epic ha reso pubblica una foto Teaser della stagione 10 in cui si intravede una X sullo sfondo, che indicherebbe il 10, e in primo piano una delle zone che i veterani di fornite hanno amato maggioramente ovvero Magazzino Muffito (Dusty Depot).

L’esplosione della Sfera, quindi, potrebbe riportare gli attuali giocatori di Fortnite nella mappa della Stagione 1 in cui tutto ebbe inizio nel lontano 26 settembre 2017. Una potenziale teoria avvalorata inoltre dal direttore creativo di Epic Games che, ad ogni cambio di stagione, modifica la sua posizione su twitter inserendo un’indizio. Questa volta, infatti, la nuova posizione di Donald Mustard è “Il Punto Zero” (The Zero Point). Un punto zero, quindi, che potrebbe riferirsi al primo giorno di vita di Fortnite Battle Royale, il classico Giorno Zero. E voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti.

Condividi
Pubblicato da
Alessandro Caperchio