Tutto ha un inizio ed una fine, anche la vita sulla Terra e il Mondo stesso, o almeno questo è quanto in molti credono. Popoli e civiltà hanno da sempre provato a dare delle risposte al come e al quando verrà posta fine alla nostra esistenza, talvolta elaborando profezie su una ipotetica Apocalisse che avrebbe causato la scomparsa dell’uomo e del mondo così come lo conosciamo.
Tra le teorie più accreditate vi è senza alcun dubbio quella dei Maya: secondo l’antico popolo, a scatenare l’Apocalisse saranno catastrofi naturali come terremoti, inondazioni e così via. Se inizialmente la data della fine del mondo era stata fissata al 12 Dicembre del 2012, data rivelatasi poi errata per una non corretta interpretazione del calendario Maya, questa è stata poi posticipata all’attuale mese di Luglio. La premonizione di questo evento sarebbe il ritrovamento di alcuni pesci morti in un bacino del Giappone. Eppure, il mese di Luglio è giunto al termine e a quanto pare l’umanità è ancora in vita.
Anche Ezechiele ha profetizzato la fine del mondo. Questa sarebbe legata al ritorno dei pesci d’acqua dolce nel bacino del Mar Morto, regione che è divenuta inospitale in seguito alla distruzione di Sodoma e Gomorra, evento che ne ha modificato per sempre l’assetto idrogeologico.
Qualche anno fa, una fotografia scattata dal fotoreporter israeliano Noam Bedein che ritraeva forme di vita nel Mar Morto suscitò molto scalpore, dando molto credito alla profezia di Ezechiele. La notizia è stata poi smentita dallo stesso fotografo, che ha comunicato che quello ritratto nelle sue immagini non era il lago salato in senso stretto, ma pesci che sguazzavano in alcune conche d’acqua dolce nei pressi del lago.