Marte continua ad essere oggetto di studio di numerosi scienziati, in vista anche del progetto che la NASA intende portare a termine nei prossimi anni, e che vede il Pianeta Rosso essere la prossima destinazione del genere umano.
Francois Costard, uno scienziato del Centro Nazionale Francese per la Ricerca Scientifica, sostiene da alcuni anni una teoria che potrebbe spiegare l’esistenza di una regione su Marte chiamata Terrain Thumbprint. Secondo tale teoria, circa tre miliardi e mezzo di anni fa, il Pianeta Rosso sarebbe stato colpito da un asteroide che avrebbe poi provocato un enorme tsunami alto trecento metri.
Stando a quanto riportato dal Journal of Geophysical Research Planets, lo scienziato sarebbe addirittura riuscito ad individuare il punto in cui l’asteroide si sarebbe impattato, basando tale scoperta sull’osservazione di alcune delle caratteristiche più insolite di Marte che possono essere spiegate solo se collegate ad un evento del genere.
3 miliardi di anni fa un gigantesco tsunami alto 300 metri ha travolto Marte
Marte travolto da un gigantesco tsunami a seguito dell’impatto di un grosso asteroide con il Pianeta Rosso. E’ solo una delle tante teorie che proverebbe l’esistenza di acqua su Marte.
Lo scienziato francese, per arrivare ad elaborare una teoria del genere, si è focalizzato sul cratere Lomonosov, vecchio tre miliardi di anni e largo 120 chilometri. Se questa teoria dovesse rivelarsi esatta, allora significa che l’acqua su Marte potrebbe essere esistita fino a circa tre miliardi di anni fa. Non a caso, si pensa che l’acqua su Marte sia scomparsa proprio 3,7 miliardi di anni fa, quando il Pianeta perse anche la sua atmosfera.