Truffe telefoniche

Il lupo perde il pelo, ma non il vizio: un semplice detto all’apparenza, ma che può essere applicato a tutta quella serie di call center fittizi che ogni giorno cercano di truffare poveri clienti di TIM, Wind Tre e Vodafone. Una nuova ondata di truffe telefoniche si è diffusa sulle linee telefoniche degli italiani e bisogna prestare molta attenzione visto che basta rispondere erroneamente per ritrovarsi a casa una bolletta inattesa a fine mese. Non è una novità, questa modalità di truffa esiste da decenni ed ancora non è stata abbattuta una volta per tutte… di cosa stiamo parlando? Della truffa del sì. 

Truffe telefoniche: basta pronunciare un “sì” per rimanere fregati

La famosa “truffa del sì” appare come una barzelletta se raccontata, ma in realtà riesce ancora a mietere diverse vittime tra i clienti TIM, Wind Tre e Vodafone. Sono anni che questa frode gira tra le linee telefoniche italiane e per qualche motivo non si capisce come mai le forze dell’ordine non siano ancora riuscite a fermala una volta per tutte.

Per chi non ne fosse informato, la “truffa del sì” consiste nel far pronunciare all’utente, appunto, l’affermazione “sì” per poi usarla in una fase di montaggio e trasformala in acconsentimenti a nuovi contratti. Appare subito chiaro che questa pratica sia scorretta ai massimi livelli, ma bisogna prestare particolare attenzione perchè l’eventuale disdetta di questi abbonamenti può portare anche al pagamento di una mora di più di 100 euro. 

Al fine di prevenire ogni tipo di truffa sono due i consigli che possiamo offrivi: bloccare ogni tipo di telefonata dai call center o non rispondere pronunciando ‘sì’.

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