Il terribile incidente che ha cambiato per sempre la storia del mondo ancora comporta gravi conseguenze. Infatti l’Esplosione del Reattore 4 della fabbrica nucleare di Chernobyl ha cambiato per sempre il mondo, portando alla morte migliaia di persone. Negli ultimi giorni si parla molto di tale rete nel Web a causa di una serie di HBO distribuita su Netflix dall’omonimo nome della città ucraina. Ma ad oggi com’è la situazione?
Nell’area centrale tutto sembra tornato nella norma apparentemente, eppure i segni di allora sono ancora lì. La presenza delle scorie radioattive sembra essere una costante. Da uno studio condotto dall’Università di Bristol, è emerso un dettaglio inquietante sulle misurazioni della “zona di esclusione” e i relativi pericoli. Tale situazione è la parte vicina ed adiacente alla zona dove è esploso il reattore.
Per la verifica di queste misurazioni sono stati usati dei droni che con una cinquantina di voli n dieci giorni, son stati in grado di mappare oltre 15 km quadrati di area.Il payload del drone è stato uno spettometro di raggi gamma, con in combinata l’uso di un Lidar di precisione.
I droni son partiti da Buriakivka, a soli 13 km dall’esplosione, per passare a Kopachiper e infine nella Foresta Rossa, denominata così per via delle radiazioni rosse che ne hanno cambiato il colore agli alberi. I risultati rilevati dagli spettometri sono eclatanti: di fatto non ci si aspettava livelli così elevati dopo decine di anni a Chernobyl.