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Piramide di Giza: nuove rivelazioni svelano i trucchi di costruzione

Nuove rivelazioni in merito alla Grande Piramide di Giza potrebbero aver finalmente svelato come quest’ultima sia stata costruita o per meglio dire, da dove le ingenti quantità di materiali siano arrivate. L’Antico Egitto potrebbe, quindi, aver risolto una delle più grandi domande della storia grazie a dei collegamenti avvenuti tra antichi resti ritrovati nella necropoli e delle nuove analisi.

Per anni le persone comuni e gli studiosi si son domandati come queste Piramidi, in particolare l’imponente Piramide di Cheope fossero state costruite: oggi lo scopriamo insieme.

Grande Piramide di Giza: ecco cosa è stato rivelato

A seguito della diffusione di un nuovo documentario intitolato  “Great Pyramid of Egypt: The New Evidence” è emerso un possedimento senza eguali del Faraone Khufu. Secondo quanto assodato dagli studiosi, costui aveva una numerosa flotta navale che può essere confermata anche attraverso le nuovi analisi effettuate su delle travi di legno trovate in un luogo adiacente alla Grande Piramide. Il responso di queste ultime ha effettivamente affermato che le assi appartenevano ad una costruzione navale. 

Cosa ci facevano a Giza, quindi? Beh, studiando il calcare presente nelle piramidi si è capito che questo appartiene ai giacimenti dell’isola di Torah. Proprio qua, durante l’era delle Piramidi, circa 17 mila tonnellate ne furono estratte e trasportate fino al posto desiderato.
Non si può che immaginare la mole di lavoro a cui gli schiavi erano sottoposti ogni giorno,  ma sembra essere pressochè confermata questa teoria. Ad oggi, quindi, questa nuova evidenza ha contribuito a far chiarezza sulla costruzione delle Piramidi di Giza.

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Pubblicato da
Alessandro Caperchio