Secondo fonti accreditate, i nomi ufficiali di WhatsApp e Instagram potrebbero presto essere cambiati da Facebook sia su Play Store che App Store. La mossa è un deciso reclamo di possesso da parte di Zuckerberg e soci su due software che, tra il 2012 e il 2014, sono costati alla compagnia oltre 20 miliardi di dollari per l’acquisizione.
I nomi ufficiali subiranno soltanto una piccola modifica e si trasformeranno in Instagram from Facebook e WhatsApp from Facebook. Un modo per il popolare social network di uniformare i suoi servizi, così come fatto con Oculus che ora si chiama Oculus from Facebook.
Nonostante fosse chiaro a tutti che Whatsapp e Instagram fossero proprietà di Mark Zuckerberg, l’azienda ha deciso di scegliere la via della trasparenza verso gli utenti. Ed è ancora strano scoprire nel 2019 che i due giganti delle applicazioni come WhatsApp e Instagram appartengano a Facebook.
Whatsapp e Instagram cambiano nome, ma un’ombra si allunga su Facebook
Nel frattempo, però, un’ombra silenziosa e cupa si allunga sulle acquisizioni di mercato di Whatsapp e Instagram operate da Zuckerberg. La Federal Trade Commission vuole vedere chiaro sulla concentrazione di app in Facebook all’interno di un’investigazione antitrust.
Se Zuckerberg venisse accusato di aver rilevato società rivali prima che diventassero concorrenti troppo pericolosi, allora i danni commerciali sarebbero molto grossi. Oltre Whatsapp, Oculus e Instagram, ci sono altre novanta società acquisite in questi anni da Facebook.
Tra queste c’è stata l’israeliana Onavo, la quale offriva un servizio di risparmio dati che al contempo tracciava l’uso delle app sui dispositivi. Per mezzo di questa app è probabile che Zuckerberg abbia potuto ponderare al meglio l’acquisto prima Whatsapp e poi di Instagram: finito il suo lavoro, Onavo è stato chiusa a inizio anno.