Sono state scoperte nuove rivelazioni sulla Grande Piramide di Giza. Queste novità potrebbe cambiare per sempre quello che sapevamo sulla costruzione di questa gigantesca piramide, oltre che sulla grande quantità di materiali arrivata per la costruzione.
Potremmo trovarci di fatto di fronte alla risposta ad una delle più grandi domande della storia dell’umanità, il tuitto grazie a ritrovamenti di resti nelle necropoli e alle loro analisi.
Per molti anni ci si è domandati come queste Piramidi, in particolare quella di Cheope, fossero state realizzate. Tante le speculazioni e le ipotesi: c’è anche chi ha dichiarato supposizioni basate su aiuti extra-terrestri.
La rivelazione sulla Piramide di Giza
Solo in seguito alla distribuzione del documentario “Great Pyramid of Egypt: The New Evidence”, è uscito fuori che il faraone Khufu possedeva un gigantesco segreto. Secondo gli studiosi aveva una gigantesca flotta navale; ipotesi confermata dal ritrovate di travi di legno travate vicino alla piramide.
Dall’osservazione è emerso che appartenevano realmente ad una nave. Cosa ci facevano delle navi in Egitto? Studiando il calcare della gigante di pietra si è osservato che apparteneva allo stabilimento all’Isola di Torah. All’epoca delle Piramidi di fatto vennero estratte più di 17.000 tonnellate e trasportate fino al punto scelto.
Gli schiavi erano sottoposti ogni giorno a pesanti torture. A conferma di ciò interviene anche questa teoria legata al ritrovamento delle navi. Un piccolo passo in più verso la chiarezza sulla costruzione della Piramide di Giza.