Il National Geographic Museum di Washington D.C cavalca il futuro dei videogame immersivi promuovendo un tour virtuale dedicato all’Antico Egitto tramite Assassin’s Creed Origins.
Il motivo di questa scelta innovativa risiede nel fatto che il titolo di Ubisoft riproduce così fedelmente la cultura della civiltà egizia in alcune sessioni di gioco che il museo americano ha deciso di cogliere la palla al balzo. Infatti, nel museo troverete una postazione di gioco con una versione di Assassin’s Creed Origins, dove potrete immergervi nello stile di vita condotto dal popolo egizio focalizzandovi su aree realmente esistenti e cenni storici.
Assassin’s Creed: l’antico Egitto in una iniziativa museale
In pratica, la postazione con Assassin’s Creed Origins è diventato uno dei punti forti della sala dedicata alle Queens of Egypt, la stanza che ospita i reperti di Nefertari, Nefertiti e Cleopatra. In più, è presente una postazione che sfrutta la realtà virtuale per trasportare i visitatori all’interno della tomba di Nefertari.
Sicuramente il team di sviluppo Ubisoft sarà orgoglioso del lavoro svolto con il gioco, visto che hanno ricreato con successo l’atmosfera dell’Antico Egitto mantenendo una certa accuratezza storica tramite le gesta del protagonista Bayek. Pertanto, l‘uso del titolo di Ubisoft all’interno di un museo che ospita veri monumenti e artefatti dell’epoca testimonia un rapporto maturo tra videogame e realtà.
Un videogame può diventare quindi un mezzo per educare, visto che lo stesso Assassinʼs Creed Origins include una modalità chiamata Discovery Tour. In questa sezione, ogni modulo di combattimento viene eliminato in favore dell’esplorazione delle location e dei monumenti riprodotti nel gioco, favorendo l’apprendimento tramite un’esperienza divertente e stimolante.