Un paio di mesi fa, a giugno, Samsung aveva annunciato qualcosa che ha fatto scontenti alcuni possessori di vecchi top di gamma della compagnia. Sostanzialmente aveva declassato, secondo il programma interno dedicato agli aggiornamenti, i Galaxy S7 e S7 Edge ad un piano inferiore per quanto riguarda la loro importanza. Questo avrebbe comportato una diminuzione della frequenza degli aggiornamenti di sicurezza che non sarebbero stati più trimestrali. Bene, a distanza di questi due mesi il colosso sudcoreano ha cambiato idea.
La società diede una spiegazione condivisibile per aver declassato questi due modelli. Davanti a queste vecchie ammiraglie ci sono altre tre generazioni di top di gamma e un supporto di tale durante non è previsto neanche da Google per i suoi Pixel; ricordiamo che è quest’ultima che fa uscire le patch di sicurezza che poi vengono adattate dai vari produttori. Di solito Samsung garantisce i canonici due anni, ma a questo giro oltre averli superati di un anno ha deciso comunque di portare avanti la campagna di supporto.
Il rientro nel programma trimestrale della compagnia è un’ottima notizia, ma non è chiaro per quanto andrà avanti. C’è da sottolineare anche un altro aspetto, il rilascio di tali patch potrebbe avvenire soltanto su alcuni modelli e non tutti a seconda se il corriere a cui sono associati, se ce l’hanno, ha intenzione di rilasciarli a sua volta o meno. Come già detto, sono dispositivi vecchi, usciti ben più di tre anni fa, nel 2016.