L’ultima truffa segnalata dalla Polizia Postale sulla sua pagina Facebook “Commissariato di PS Online-Italia” riguarda delle false chiamate da parte di criminali che si spacciano per operatori telefonici e richiedono alle loro vittime la copia di alcuni documenti per interventi di assistenza. Ovviamente si tratta dell’ennesimo stratagemma ideato per ottenere i dati sensibili degli utenti e utilizzarli in maniera illecita.
A tal fine la truffa si è presentata anche attraverso la nota app di messaggistica istantanea, WhatsApp. Non poche volte, infatti, i cyber-criminali hanno sfruttato l’app per diffondere dei tentativi di frode. Uno dei casi più recenti, ad esempio, contatta gli utenti nascondendosi dietro il nome di WhatsApp e finge di offrire loro 100 Giga di traffico dati gratis in occasione del decimo compleanno del servizio.
Questi sono soltanto alcuni dei casi segnalati ma è bene mantenersi costantemente aggiornati data l’intensa attività fraudolenta. E’ importante, inoltre, ricordare di non fornire mai i propri documenti o i propri dati sensibili solo perché richiesti da terze parti difficili da identificare. Truffe di questo tipo possono essere stroncate semplicemente ignorandole.