Seppure lo diamo per scontato, la Terra e tutte le forme di vita che la popolano hanno ragione di esistere perché il pianeta si trova nella zona di abitabilità del Sistema solare. Questa zona è una particolare fascia all’interno di ogni sistema planetario in cui un pianeta ha le potenzialità giuste per ospitare forme di vita, grazie all’esistenza di acqua liquida e altre componenti.
Una fascia di questo tipo sussiste quando l’oggetto si trova alla distanza giusta dalla sua stella, come la Terra o al massimo Marte per capirci. La presenza di acqua allo stato liquido presuppone temperature miti adatte allo sviluppo della vita, così come l’esistenza conseguente di una atmosfera. Nonostante tutto, però, se l’aria è composta da un accumulo inaspettato di gas nocivi, allora la maggior parte degli esopianeti finora considerati potenzialmente abitabili andrebbe riconsiderata.
La Terra ha tantissimi Pianeti simili e abitabili: ecco le novità
Gli esopianeti scoperti dal 1992 sono circa 4.000 e, sebbene la casa della nostra razza è la Terra, l’uomo prima o poi sarà destinato a rivolgersi a questi potenziali pianeti abitabili per perpetuare la propria esistenza.
D’altronde l’esplorazione spaziale è uno dei sogni del nostro tempo, e non passerà molto prima che il prossimo step tecnologico sposti i nostri orizzonti oltre il sistema solare. Proprio dai primi risultati del 1992 la ricerca spaziale ha subito una forte accelerazione, quando abbiamo capito che esistevano esopianeti che orbitano come noi attorno ad altre stelle nella fascia abitabile.
Il grande merito va da al telescopio spaziale Kepler, responsabile della scoperta di 2.345 esopianeti, mentre oggi è protagonista della ricerca il TESS e lo sarà il prossimo telescopio spaziale James Webb. Una volta in orbita, quest’ultimo potrà dirci quale sia il contenuto chimico delle singole atmosfere che circondano gli esopianeti.
Con questa informazione potremo iniziare a scegliere la nostra nuova casa.