L’ultima circolare 19/E diffusa dall’Agenzia delle Entrate ha specificato che per le nuove linee guida sui controlli fiscali saranno usati i big data, il machine learning e l’intelligenza artificiale.
L’obiettivo del Fisco è arrivare a un’elaborazione dati in tempo reale quando tutti i contribuenti utilizzeranno la fatturazione elettronica, e le possibili evasioni emergeranno facilmente.
Una nota dell’Agenzia recita:“sul fronte dei grandi contribuenti, gli uffici centrali intensificheranno il supporto alle Direzioni regionali, mentre a queste ultime è richiesto di segnalare ‘al centro’ casi che possano innescare filoni di indagine su scala nazionale. Analisi del rischio tarate sulle caratteristiche del territorio per le piccole e medie imprese con le nuove unità organizzative istituite presso le strutture regionali, mentre prosegue l’attività di promozione della compliance con le lettere verso soggetti Iva e persone fisiche”.
Per i grandi contribuenti con bilanci superiori ai 100 milioni di euro verrà diversificata l’attività di controllo impiegando tutte le banche dati a disposizione e l’intelligenza artificiale. Per tutte le imprese di medie e piccole dimensioni ci saranno nuove unità operative di controllo competenti per le analisi di rischio evasione in ambito locale.
Sempre l’Agenzia specifica che “in alcune direzioni sono stati creati uffici dedicati al coordinamento delle strutture periferiche per i controlli sulle imprese con volume d’affari compreso tra 25 e 100 milioni di euro”.
Per le attività riguardanti persone fisiche, lavoratori autonomi ed enti no profit, l’evasione fiscale emergerà tramite l’analisi della reale capacità contributiva. L’Agenzia però vuole evitare di perseguire i soggetti inutilmente, salvo che in casi di abuso evidente.