Tutti gli italiani odiano il famoso bollo auto definito anche come il “calcolo della tassa regionale automobilistica”. E’ una tassa che colpisce chiunque possegga un automobile. A dirlo è il Pubblico Registro Automobilistico.
La tassa viene calcolata in base alla potenza del veicolo espressa in Kw o in cavalli e dall’impatto dell’autovettura sull’ambiente. In poche parole, più inquina la macchina e più è potente, più si pagherà di bollo auto. L’importo però varia in base alle regioni, che hanno parametri differenti.
Il calcolo dell’importo da pagare lo si può studiare sul sito dell’ACI o dell’Agenzia delle Entrate e si può pagare in numerosi centri: dalle poste al sito dell’ACI, dall’Agenzia delle Entrate alle tabaccherie Lottomatica.
Per chi acquista un’autovettura nuova il bollo deve essere pagato entro il primo mese dall’immatricolazione. Tuttavia ci sono delle esenzioni per chi subisce il furto dell’auto, per chi la demolisce o per chi la vende. Oppure ancora se il proprietario è invalido o se l’automobile ha un motore che inquina poco come le auto a GPL, a metano o ibride.
Per il momento il bollo auto non verrà abolito. Il vice premier Di Maio tuttavia, propone l’abolizione e la riduzione in primis. Nel prossimo futuro invece si prevede che l’imposta sul possesso dell’autovettura venga pagata in base alle emissioni di Anidride Carbonica.
Le auto ibride, a metano, GPL ed elettriche ne saranno sicuramente avvantaggiate e tale mossa favorirà e aumenterà la loro distribuzione ai danni delle vetture alimentate a benzina o a gasolio.