Nonostante il nostro pianeta sia destinato ad una fine molto drastica, considerando i vari accadimenti in siberia delle ultime settimane e livelli di inquinamento ormai elevatissimi, alcune persone sono rimaste turbate da due profezie estremamente negative, ma anche un po’ strane, che anticiperebbero la fine del nostro pianeta.
Stando alle indiscrezioni che stanno circolando online pare che l’apocalisse sia imminente e che sia stata prevista da un’antica profezia dei Maya e da alcune scritture della genesi ricollegate direttamente alle profezie di Ezechiele. scopriamo di seguito maggiori dettagli al riguardo.
Fine del mondo: ecco cosa pensano i Maya
Stando a quanto scritto nella profezia dei Maya entro la fine del mese di luglio la terra sarebbe dovuta essere avvolta da una serie di catastrofi naturali. L’antico popolo, infatti, aveva stabilito che l’apocalisse avrebbe colpito in modo aggressivo è spaventoso l’intera popolazione mondiale.
Ovviamente questa profezia si è rilevata falsa poiché il mese di luglio è ormai passato ma, secondo alcuni, quest’ultima potrebbe diventare ancora realtà. Molte persone, infatti, starebbero ricollegando i pesci remo morti trovati sulle spiagge del Giappone, ad un probabile presagio del malaugurio che potrebbe portare gli abitanti del posto a temere catastrofi apocalittiche.
Profezia di Ezechiele: avrà ragione?
Anche se la terra sembrerebbe aver superato la profezia dei Maya non è detto che superi quella Ezechiele ricollegata, come detto poco sopra, ad alcuni passi della genesi. Secondo quanto affermato nel sacro libro, infatti, il nostro pianeta potrebbe essere avvolto da un’imminente apocalisse, vista la recente scoperta di vita nelle acque del Mar Morto.
Tutto è iniziato dalla diffusione di uno scatto del photoreporter Noam Bedein in cui venivano ritratti alcuni pesci nel Mar Morto. Gli utenti di tutto il mondo hanno ricollegato questo avvenimento alla distruzione di Sodoma e Gomorra. Secondo la genesi, infatti, la zona del Mar Morto una volta era prosperosa di vita ma è diventata inabitabile a seguito della distruzione delle due città.