Come ormai sappiamo, il vento solare è un’ondata di particelle cariche che possono essere letali per l’uomo. Sulla Terra non ne avvertiamo alcun effetto perché siamo protetti dal campo magnetico del nucleo rotante. Però tutto cambia quando usciamo dall’atmosfera e spaziamo con lo sguardo alla conquista di Marte o di un nuovo sbarco sulla Luna.
Proprio un viaggio di lungo corso come quello sul pianeta rosso potrebbe già di per sé essere pericoloso per la salute umana, e Marte non ci protegge dai raggi cosmici né dal vento solare.
Essere esposti a questi raggi, particelle cariche ad alta energia che viaggiano nello spazio a velocità prossime alla luce, significa aumentare sensibilmente il rischio che sviluppiamo un cancro, oltre a possibili danni al sistema nervoso e al codice genetico
. Persino gli astronauti che si trovano sulla Stazione Spaziale Internazionale corrono dei rischi, ma sono tuttavia ridicoli se paragonati a quelli cui andrebbero incontro i primi uomini diretti su Marte.Per questo, oltre alla ricerca sui carburanti e i materiali delle astronavi, diversi team di scienziati NASA e ESA si sono chiesti come proteggere gli astronauti del futuro. E forse questo è un lavoro più febbrile di altri, poiché proprio lo sviluppo di materiali e tecnologie dipende dalla loro capacità protettiva dalle tempeste solari e dai raggi cosmici.
Per chi vuole soddisfare la sua curiosità, vi lasciamo un video delle ultime teorie in corso d’opera al centro Goddard della NASA. Purtroppo è in inglese ma almeno è una fonte diretta dell’agenzia spaziale americana.