Lo scorso anno, in Etiopia ed in Indonesia, si sono consumate due stragi che hanno visto precipitare due Boeing 737. Per mesi la comunità mondiale e i familiari delle vittime sono rimasti in attesa di qualche risposta sulle cause dell’incidente e, finalmente, in seguito a nuovi controlli, pare che qualcosa sia stato scoperto.
A quanto pare tutto sembrerebbe essere partito dal sistema di anti stallo chiamato MCAS che, in seguito ad alcune modifiche all’aeromobile, non è riuscito a funzionare in maniera corretta. Scopriamo di seguito maggiori dettagli al riguardo.
Boeing 737: ecco cos’è l’MCAS, perché non ha funzionato correttamente?
Per i meno esperti del settore, il sistema di anti stallo MCAS non è altro che un sensore introdotto sui velivoli di Boeing per controbilanciare la spinta verso l’alto che i nuovi motori davano all’aeromobile. Quest’ultimo, quindi, in situazioni molto vicine allo stallo, punta il muso dell’aereo verso il basso così da evitare possibili incidenti.
In seguito ad alcune modifiche all’aeroplano, però, alcuni sensori non hanno funzionato in maniera corretta ed hanno iniziato ad inviare valori errati al sistema MCAS. Quest’ultimo, quindi, ha iniziato a spingere l’aereo verso il basso nel momento sbagliato ed ha causato quindi le due stragi che tutti conosciamo in cui hanno perso la vita ben 340 passeggeri.
In seguito a questi due incidenti la società Boeing è crollata in una totale crisi finanziaria ma, per riconquistare la fiducia dei propri clienti, il CEO della compagnia non ha affermato che il 737 tornerà in volo sarà l’aereo più sicura di sempre.