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Luna: la vita è possibile? Parte la missione per salvare i tardigradi

Arch Mission Foundation, l’organizzazione che era responsabile del carico di invertebrati trasportati sul veicolo spaziale Beresheet schiantatosi sulla Luna, è stata accusata di aver contaminato il satellite con vita aliena con i tardigradi. Per questo in futuro sarà finanziato una missione per recuperare questi animaletti in animazione sospesa finiti sulla Luna da aprile.

Dal profilo Twitter, la fondazione ha deciso di lanciare una sorta di campagna di crowdfunding per far rientrare sulla Terra i minuscoli organismi, capaci di adattarsi alle condizioni più estreme. Nel tweet si legge:Qualcuno vuole finanziare una missione per recuperare i tardigradi?”

 

Tardigradi sulla Luna: una missione per riportarli a casa?

Nello stato in cui sono, i tardigradi possono sopravvivere anche a pressioni elevatissime, ed è per questo motivo che dallo schianto della sonda israeliana potrebbero essere usciti indenni. D’altronde già nel 2007 un esperimento dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea) aveva dimostrato come questi invertebrati possano resistere anche alle radiazioni cosmiche

e ai forti sbalzi termici in condizioni di micro gravità come quella lunare.

Ma l’Arch Mission Foundation respinge tutte le accuse di contaminazione biologica, visto che i tardigradi eventualmente sopravvissuti sulla Luna sono “immersi nell’ambra artificiale”, così è stato specificato in un tweet, e sono quindi incapaci di muoversi o riprodursi sul suolo polveroso del nostro satellite.

Per far sì che i tardigradi si risveglino ci dovrebbero essere degli interventi esterni da parte di esseri umani in grado recuperarli e poi reidratarli. Ecco spiegato il motivo della possibile missione di recupero proposta da Arch Mission Foundation: sarebbe l’unico modo per poter riutilizzare questi organismi.

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Pubblicato da
Flavio Mezzanotte