L’aereo, secondo il parere di molti esperti, è il mezzo più sicuro su cui viaggiare. La frequenza e la percentuale di incidenti o disastri aerei è infatti molto più bassa che per qualsiasi altro mezzo si muova sulla Terra. Non a caso pare che il lavoro di controllori del traffico aereo sia uno dei più soggetti a burnout.
E questo nonostante ci siano ancora molte persone che, per varie ragioni, hanno paura o sono scettiche nei confronti di questo mezzo di trasporto. Non è sicuramente il più ecologico, ma solitamente garantisce una tranquillità nell’arrivo a destinazione senza intoppi che invece non si avrebbe con l’auto (se si considera la percentuale di incidenti, anche di entità minori) o il treno.
D’altra parte, proprio per la loro rarità, gli incidenti aerei destano un certo scalpore e la necessità, soprattutto per i giornalisti d’inchiesta, di andare a fondo. Non solo per dare giustizia alle vittime, ma soprattutto per indagare cosa sia andato storto e a chi appartenga la responsabilità dell’accaduto.
Ed è proprio questo che ha fatto Bloomberg, utilizzando tale approccio nei confronti dei due disastri aerei che nel giro di pochi mesi hanno coinvolto due velivoli Boeing del tipo 737 Max 8
. Gli incidenti di Lion Air dello scorso ottobre e della Ethiopian Airlines a marzo, infatti, hanno determinato il blocco del servizio di 393 aerei appartenenti a questo modello. E la loro rimessa in funzione sembra piuttosto lontana nel tempo, data la difficoltà di correggere gli errori che hanno determinato gli schianti.Secondo l’inchiesta portata avanti da Bloomberg, dunque, non si è trattato di un problema di comunicazione tra costruttori, compagnie aeree e piloti (secondo una versione iniziale, i piloti non erano stati informati di alcune specifiche di funzionamento).
Al di sotto vi è un fatto estremamente più grave: Boeing aveva subappaltato all’esterno il lavoro di scrittura del codice vitale per il corretto funzionamento dei velivoli. Questo era avvenuto sostanzialmente deprivando di questo compito i programmatori “senior” per cederlo in India a neolaureati sottopagati, per risparmiare molto denaro.
Gli ultimi dettagli rivelano che i problemi di scrittura si sono mostrati molto più gravi di quanto non si pensasse. La ripresa dei voli di aerei Boeing 737 Max 8, dunque, sarà ulteriormente procrastinata.