In giro per il web circolano ogni giorno centinaia e centinaia di truffe il cui unico scopo è quello di spillarci qualche soldo. Durante i mesi estivi, in particolare, si è ancora più esposti considerata la distrazione di molti sui social.
Che si tratti quindi di truffe telefoniche, di truffe bancarie, o di un più semplice phishing, l’allerta è sempre alta e bisogna sempre prestare attenzione. Non a caso, infatti, in seguito alla distrazione di molti che spesso condividono dati personali sui propri profili social, sono aumentati a dismisura i cybercriminali che usano questi dati per scopi illeciti.
Una delle truffe più frequenti scoperta negli ultimi mesi, infatti, riguarda le sim clonate. I truffatori, quindi, grazie ad alcune ricerche sul web e sui profili social delle vittime, riescono ad ottenere moltissime informazioni importanti che gli permettono di clonare la SIM ma, in alcuni, addirittura di accedere al conto bancario online.
SIM Swap Scam: ecco come funzionano le truffe via SIM
Nonostante il processo di clonazione di una SIM sia lungo e complesso, i truffatori non si perdono certo d’animo. Il primo passo che compiono è quello di reperire il maggiori numero di dati personali attraverso i principali canali Social. Successivamente, grazie ai dati raccolti, attraverso documenti falsi procedono all’avvio della pratica per lo smarrimento della SIM. Cosi facendo disattivano la SIM dell’utente riuscendo cosi ad utilizzare il vostro numero sul loro cellulare. A questo punto diventa molto semplice accedere al vostro conto bancario online poiché i truffatori non dovranno far altro che richiedere una password temporanea tramite SMS.
Tutto sommato difendersi da queste truffe non è difficile. Nel momento in cui il truffatore clona la SIM e la vostra viene disattiva, capirete subito che qualcosa non quadra. La prima cosa da fare, quindi, è quella di contattare immediatamente il vostro operatore e la vostra banca per capire cosa sta succedendo cosi da bloccare qualsiasi acceso. In linea generale, però, ricordate sempre di condividere la minor quantità possibile di informazioni personali online