Un nuovo mistero sembra essere stato risolto a Giza, luogo in cui sorgono le imponenti Piramidi che affascinano tutto il mondo. Per anni gli studiosi e gli appassionati dell’Antico Egitto si son domandati come i materiali potessero essere giunti fino alla valle in cui ha luogo l’immensa necropoli ed oggi, finalmente, vi sono delle risposte.
La Grande Piramide di Cheope accompagnata da quella di Micerino e Chefren vengono ammirate ogni anno da milioni di turisti e sono da secoli teatro di scavi e scoperte archeologiche non indifferenti. Scopriamo i dettagli sulle ultime novità.
Piramide di Cheope: un vecchio ritrovamento svela come furono trasportati i materiali
Qualche decennio addietro, durante gli scavi effettuati nelle prossimità della Piramide di Cheope, furono ritrovate delle assi di legno abbandonate. All’epoca, vista la mancanza delle attuali tecnologie, gli studiosi supposero che queste ultime fossero servite durante la costruzione della Grande Piramide, non sapendo però specificare in quale ambito fossero ritornate utili.
Oggi, invece, per mezzo dei nuovi strumenti messi a disposizione dall’avanzare tecnologico, è stato scoperto che le assi appartenevano a delle navi. Effettuando ulteriori studi è stato possibile ricondurle alle flotte navali del Faraone Khufu che, molto probabilmente, si servì della sua flotta navale per consentire agli schiavi di ottenere il materiale necessario. Difatti, la Piramide, come le sue sorelle, è composta da un materiare calcareo che, secondo ricerche, fu estratto dall’isola di Torah, raggiungibile unicamente via acqua.
Sono ancora molti i segreti nascosti dalle Piramidi e dal popolo che le costruì, ma nonostante ciò oggi ci possiamo sentire più vicini alla verità.