La mancanza di una diversificazione si deve proprio all’approccio always-connected che limita il raggio d’azione dei processi in caso di malfunzionamento del server o manutenzione di rete. Ciò significa che, utilizzando tali soluzioni in tali condizioni, non si potranno inviare e ricevere messaggi passando per le app. Tutto si risolve con gli SMS 2.0 che avvicinano gli utenti finali ad un sistema sempre online, ora arricchito dalla possibilità di sfruttare alcune funzionalità già apprezzate. Ecco come cambiano i 160 caratteri che conosciamo oggi.
Google tira le somme in merito alle dinamiche di utilizzo per le app di messaggistica istantanea. Fino ad oggi gli SMS sono apparsi come un sistema alternativo a WhatsApp ed a tutte le altre piattaforme. Li usiamo come ultima spiaggia, nel momento in cui tutto il resto risulta inaccessibile. Ma con i cambiamenti in programma potrebbero diventare la nostra scelta preferita, visto che i classici messaggini avranno presto molto da condividere con le controparti applicative che tutti conosciamo.
Avremo ancora la possibilità di comunicare tramite la rete 2G sfruttando la copertura GSM. E lo faremo attraverso una app rinnovata che eredita tutte le caratteristiche chiave di WhatsApp per la gestione di messaggi, emoji, sticker, note vocali, documenti e molto altro ancora. SMS come chat, dunque. Un argomento che piace e che consacra la nascita del sistema di messaggistica definitivo.