5G-sicuro Meglio scegliere il WiFi Gratis o il 5G degli operatori TIM, Wind, Tre Italia e Vodafone? La scelta non è così semplice come si potrebbe credere. Da un lato abbiamo la nuova rete gratuita promossa e sviluppata per volere del Governo. Dall’altro nuovo network ancora da scoprire che arriverà solo nel 2020 nonostante vi siano già alcune offerte attive.

La disputa tra le due controparti non è semplice. Mentre con il WiFi Italia si hanno chiari limiti di velocità e copertura con persistenza localizzata e bandwidth che non supera i 30 Mbps, con il sistema mobile che affianca il 4G la situazione è ben diversa. Internet Illimitato, massima copertura e velocità Gigabit. Tali caratteristiche sono il frontespizio della carta di identità del 5G. Ci aspetta molto altro sul fronte dei servizi e della qualità della rete. Aspetti che decretano la vittoria della rete mobile su quella di casa e egli hotspot pubblici.

 

La rete 5G rischia di fare collassare il WiFi per sempre: considerazioni sulla scelta del network preferito degli utenti

Addio WiFi? Probabile, considerando tutte le sfaccettature del sistema 5G. La domanda precedente potrebbe trasformarsi in una incontestabile affermazione. Si considerano tutti i risvolti di un sistema in cui convergeranno numerosi servizi innovativi che spaziano dalla semplice navigazione Internet all’automotive e fino all’e-health ed ai servizi pubblici e privati della pubblica amministrazione. Fondamentalmente non ci saranno limiti di alcun genere.

TIM e Vodafone hanno già provveduto a dare una prima panoramica della qualità di rete fruibile da smartphone 5G. Hanno insediato alcune offerte che spianano la strada al nuovo paradigma mobile del Play & Think, attraverso cui tutto sarà sempre online a prescindere da tutto. Non possiamo ancora parlare di tariffe illimitate ma sono in molti a pensare che questo nuovo approccio possa decretare la prematura dipartita del WiFi che oggi conosciamo.

Articolo precedenteRyanair in sciopero il 22 e il 23 agosto: le novità sui voli cancellati
Articolo successivoFacebook, ora puoi vedere i dati che le app e i siti web condividono