I social network, da mesi a questa parte stanno continuando a rimuovere utenze collegabili al governo di Pechino e ritenute responsabili di aver diffuso migliaia di fake news. Le fake news sarebbero state diffuse proprio per screditare le proteste attualmente in corso nell’ex colonia britannica.
Anche il social network Facebook negli ultimi giorni ha dichiarato di aver rimosso migliaia di utenti collegati alle fake news, insieme a Twitter ha lanciato un gesto di rottura senza precedenti. Ecco tutti i dettagli.
Tutti i social media americani sono scesi in campo contro il governo cinese, in uno sforzo che li ha trasformati in attori responsabili, dopo essersi lasciati alle spalle la rete di disinformazione più pericolosa degli ultimi anni. Il gesto di rottura di Facebook e Twitter è sicuramente senza precedenti, nonostante le loro difficili relazioni con Pechino. Le piattaforme hanno infatti accusato il governo di Xi Jinping di aver preso esempio dalla Russia di Putin
nel diffondere informazioni false.La manipolazione, in questo caso, sarebbe scattata ai danni delle proteste di Hong Kong, denigrate ed attaccate da una serie di Tweet e post su Facebook. La richiesta, nei tweet, di maggiori riforme democratiche ha visto Twitter intervenire con la chiusura di oltre un migliaio di account che rimandavano ad autorità cinesi. La piattaforma ha affermato che erano parte “di una significativa operazione di informazioni sostenuta dallo Stato“.
Facebook da parte sua ha bloccato cinque account e sette pagine che raggiungevano in tutto 15 mila account. Ecco le parole di un portavoce: “Nonostante le persone alle spalle di questi account abbiano cercato di dissimulare attivamente la loro identità, le nostre indagini hanno rivelato legami con individui associati al governo cinese“.