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Truffe Call center: come dire addio a Tim, Wind, Tre e Vodafone

Sono sempre in aumento, ormai, le chiamate da parte degli operatori dei Call center di Tim, Wind, Tre e Vodafone. Da inizio anno, infatti, i centralini telefonici hanno intensificato il loro operato e le telefonate si sono quasi triplicate costringendo tutti gli utenti a ricevere anche 3 o 4 seccature al giorno.

A preoccupare gli utenti, però, sono le truffe telefoniche che si nascondono ogni giorno dietro queste chiamate e che costringono questi ultimi a pagare bollette salatissime. E’ quindi diventato quasi necessario poter bloccare tutte queste scocciature cosi da evitare anche continue perdite di denaro. Ad oggi, quindi, viste le necessità, bloccare ogni tipo di Call center è diventato semplice ma soprattutto gratuito.

Addio Call Center: due app riescono a bloccarli per sempre

Bloccare i Call center, come detto precedentemente, è diventata una necessita di molti sia per evitare continue seccature sia per evitare possibili truffe. Grazie a due app, Google Telefono e Truecaller,

con un semplice clic possiamo finalmente liberarcene in maniera del tutto gratuito. Basterà infatti scaricare le seguenti app e in pochi minuti potremo mettere fine a tutto questo. Scopriamo di seguito le due app:
  • Google Telefono: la seguente app, sviluppata dal colosso della Mountain View, grazie ad un particolare filtro, permette a tutti gli utenti che la utilizzano di deviare qualsiasi chiamata dei Call center direttamente verso la segreteria attraverso un processo completamente automatizzato. L’app, inoltre, protegge gli utenti di Google Duo da eventuali truffe e spam anche durante le loro videochiamate. Google telefono è scaricabile gratuitamente dal Play Store al seguente link;
  • Truecaller: analoga a l’app di Google, Truecaller, sviluppata da True Software Scandinavia AB, offre in aggiunta la possibilità di bloccare anche tutti gli SMS le chiamate provenienti dai numeri sconosciuti. L’app è scaricabile gratuitamente dal Play Store al seguente link e per i dispositivi iOS a questo link.
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Pubblicato da
Alessandro Caperchio