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Conti Correnti: addio al redditometro, il Fisco non può utilizzarlo

Negli ultimi mesi il livello d’allarme in merito all’aumento dei controlli fiscali è salito alle stelle. Con l’arrivo del Reddito di Cittadinanza, infatti, i consumatori italiani erano convinti di un potenziamento dei controlli ma, a quanto pare, non è stato cosi.

Questo inaspettato rallentamento nei controlli è dovuto al Redditometro che, a quanto pare, sembrerebbe essere stato congelato da diversi mesi. Per chi non lo sapesse, il redditometro è lo strumento utilizzato dall’Agenzia delle Entrate per stanare chi dichiara un certo reddito ma effettua spese ben più alte, ad esempio chi dichiara reddito pari a 0 e poi acquista una nuova macchina. Con il congelamento di quest’ultimo, quindi, tutte le “spese pazze” fatte dal 2016 in poi potrebbero non essere controllate.

Scopriamo di seguito maggiori dettagli.

Redditometro congelato: evadere il fisco diventa molto più facile

La causa principale che ha scaturito la sospensione del Redditometro è stato il Decreto dignità approvato alla fine del 2018. In seguito al decreto, infatti, l’Agenzia delle Entrate ha diffuso una circolare nel mese di Agosto in cui ha fatto sapere che il Redditometro può ancora essere utilizzato ma solamente per le dichiarazioni dei redditi presentate a fine 2016. 

Per tutte le dichiarazioni successive al 2016, quindi, l’Agenzia delle Entrate non potrà stanare ipotetiche incongruenze poiché, almeno per il momento, senza l’ausilio del Redditometro non è possibile effettuare controlli fiscali approfonditi. Per il momento quindi diventa molto più facile evadere poiché senza lo strumento per i controlli non succederà nulla per diverso tempo. Non sappiamo però se e quando quest’ultimo potrebbe tornare funzionante.

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Pubblicato da
Alessandro Caperchio