Dopo mesi di incertezze e confusioni a riguardo, ora c’è la certezza. Il bollo auto non verrà abolito. Tutti i dubbi di questi mesi hanno radici profonde e nel Web, tutti hanno parlato della sua possibile e imminente abolizione a causa di alcune parole travisate da Di Maio, vice premier dell’attuale governo, e dalla proposta mal interpretata di Luca Antonini, giudice della Corte di Cassazione.
Il bollo auto per chi non lo sapesse, è una tassa sul possesso dell’automobile, il cui costo varia da regione in regione. Sebbene il pagamento sia locale, ha portato alle casse statali la bellezza di oltre 200 milioni di Euro in cinque anni, stando alle ultime ricerche ISTAT.
Al momento si sa con certezza che non verrà abolito, anche se gli italiani speravano nella sua cancellazione da mesi, se non da anni. La confusione è stata generata in primis dal vice premier Di Maio, che in una recente intervista aveva dichiarato che sarebbe stato possibile abolirlo grazie al calo dello spread. Infatti lo Stato avrebbe attinto ai fondi mancanti dal pagamento dell’odiata imposta, dai risparmi ottenuti con l’abbassamento dello Spread. Questo però, era prima che il governo attuale entrasse in crisi e prima che Conte si dimettesse.
Bollo auto: confusione anche per via della sentenza n.122
Luca Antonini nella sentenza n. 122/2019 ha dichiarato di voler rilasciare alle autonomie locali regionali, maggiore libertà sul pagamento del bollo auto. Di fatto ogni regione ora potrà decidere autonomamente se aumentarne l’importo, ridurlo o addirittura abolire del tutto l’odiata tassa.
Ogni regione ora sceglierà in maniera del tutto autonoma cosa fare, ma la Corte di Cassazione non avvallerà la decisione di un’ipotetica cancellazione in una determinata regione. Pertanto è inutile gioire della vicenda. Allo stato attuale il bollo auto non verrà abolito in nessuna regione. Gli italiani attendono fiduciosi i prossimi sviluppi, non appena si sarà riformato un nuovo governo.