Dal 2014 ad oggi, i cambiamenti apportati al logo Android da parte di Google sono stati molto limitati. Nonostante questo, l’ecosistema è in continua crescita e in totale si sono raggiunti oltre due miliardi e mezzo di dispositivi attivi.
Per questo motivo, i vertici di Google hanno deciso che i tempi erano maturi per effettuare un rebrand completo di Android. Il primo cambiamento importante è nel nome delle varie relase. Le nuove versioni del sistema del robottino verde non saranno più accompagnate da nomi di dolci. Questa pratica caratterizzava ogni nuova update e il numero progressivo era affiancato anche da una lettera.
Ad ogni lettera dell’alfabeto gli sviluppatori collegavano un dolce e il nome veniva utilizzato in fase di sviluppo per contraddistinguere la versione di Android. Con il tempo anche gli utenti hanno iniziato ad apprezzare questa pratica, tanto che scoprire il nome del dolciume è diventato una vera caccia al tesoro.
Di seguito riportiamo tutte le versioni di Android pubblicate negli anni dopo le prime versioni Alpha e Beta:
- Cupcake 1.5
- Donut 1.6
- Eclair 2.0-2.1
- Froyo 2.2-2.2.3
- Gingerbread 2.3-2.3.7
- Honeycomb 3.0 – 3.2.6
- Ice Cream Sandwich 4.0 – 4.0.4
- Jelly Bean 4.1 – 4.3.1
- KitKat 4.4 – 4.4.4
- Lollipop 5.0 – 5.1.1
- Marshmallow 6.0 – 6.0.1
- Nougat 7.0 – 7.1.2
- Oreo 8-8.1
- Pie 9
- Q 10
Ricorrere al nome del dolce permetteva di identificare velocemente la versione, anche se spesso si tratta di dolci relativi prevalentemente alla cultura Americana. Per questo motivo, Google ha deciso di rendere chiaro la nomenclatura per ogni utente. A partire dalla prossima release si utilizzeranno solo numeri e quindi la versione fino ad ora conosciuta come Android Q diventerà ufficialmente Android 10.
Google abbandona i nomi di dolci su Android
Tra le altre novità spicca anche un nuovo font per la scritta Android e un nuovo logo che mostra la testa del robottino sopra il nome del sistema operativo. Verranno introdotte anche una serie di modifiche al robottino stesso per renderlo più moderno.
Cambiamenti significativi anche per la tavolozza dei colori che punta ad una migliore leggibilità dei caratteri. La palette sarà composta da colori come il verde, celeste, blu e arancione, oltre al bianco e al nero. Questa scelta permette di avere sempre colori complementari che migliorano il contrasto e facilitano la lettura.
Tutti questi cambiamenti sono molto importanti per Google. Nonostante si tratta di piccoli cambiamenti, possono influire tantissimo sulla percezione del brand da parte dei consumatori.