Sembra un’agghiacciante coincidenza che non appena il mondo ha ricominciato a puntare gli occhi sul disastro di Chernobyl, grazie alla fortunata serie targata HBO, siano avvenuti dei sinistri incidenti a far tornare l’incubo presente più che mai.
Prima ancora che l’evento avesse luogo, si è scoperto che a cavallo tra settembre e ottobre del 2017 una nuova nube radioattiva si sia estesa nella nazione. Si trattava di Rutenio-106, e la sua diffusione sembrava dovuta ad un incidente nucleare avvenuto proprio in Russia. Sulla vicenda non si è quasi proferito parola, sintomo dell’interesse russo a insabbiare quanto stia accadendo nelle loro lande desolate.
D’altra parte lo scorso 8 agosto, presso Arkhangelsk, sembrerebbe essersi verificata una nuova esplosione, su cui le autorità russe hanno tergiversato ampiamente.
Incidente in Russia: dopo venti giorni ancora non chiarite le cause
L’evento, stavolta ripreso e rimbalzato sui media di tutto il mondo, ha interessato la regione che ospita una delle basi militari strategiche situate sulle coste del Mar Bianco. Questa zona è interessata da vari test nucleari, che si susseguono con una certa frequenza, ma durante uno di questi qualcosa deve essere andato per il verso sbagliato.
La grossa esplosione, il cui fragore, fuoco e fumo sono stati ben distinguibili anche a molti chilometri di distanza, ha anche determinato la morte di cinque scienziati (sette, secondo versioni non ufficiali). Sulla vicenda, però, il silenzio tombale delle autorità russe, nonostante il New York Times l’abbia definito come “il più grave incidente nucleare dopo Chernobyl”.
Da parte del Governo russo, frettolose garanzie per tranquillizzare il panico che andava diffondendosi, nel timore di una nuova nube radioattiva. In realtà le rilevazioni effettuate nelle città vicine hanno visto un notevole innalzamento del livello di elementi radioattivi nell’aria, segno che queste rassicurazioni non avrebbero nulla di attendibile.
Nonostante siano trascorsi venti giorni dal sinistro, non ci sono ancora chiarimenti dalle parti coinvolte. Si spera pervengano al più presto.