Le minacce che provengono dallo spazio sono sempre particolarmente sentite e temute dai ricercatori, e soprattutto dagli spettatori inermi. Avere l’impressione che da un momento all’altro un meteorite possa provocare disastri mai visti sulla nostra Terra, o che abbia luogo un’invasione aliena del nostro pianeta, è una paura alimentata anche da tanta narrativa fantascientifica e da una sfilza di produzioni cinematografiche che trattano questo tema. Basti pensare a Donnie Darko, o a tutto il filone incentrato sull’arrivo di astronavi aliene che intendono sottomettere la razza umana.
Nell’ultimo periodo, poi, la notizia di un possibile impatto dell’asteroide QV89 con il nostro pianeta sta circolando insistentemente sul web. Ne deriva una concitata preoccupazione diffusa sui social e sulle testate giornalistiche che ne parlano, ma la realtà è un po’ diversa dal catastrofismo con cui si sta dipingendo questa circostanza.
QV89 e Apophis, la verità sull’impatto
Secondo la NASA e l’ESA, le probabilità di impatto dell’asteroide QV89 sono estremamente basse. Le stime effettuate, sulla base della traiettoria, hanno calcolato di una probabilità inferiore allo 0,014%. L’asteroide, infatti, passerà a diversi milioni di km dalla Terra, preservando la propria traiettoria durante il transito.
Le due agenzie spaziali tengono sotto osservazione questo asteroide da anni, avendo già previsto la distanza ravvicinata con cui avrebbe attraversato il nostro Sistema Solare.
Maggiore attenzione andrà piuttosto riservata all’asteroide Apophis, il cui passaggio nei pressi del nostro pianeta sembrerebbe essere più rilevante rispetto a QV89. Ma c’è ancora molto tempo per valutare bene la circostanza: sembra che il transito non avverrà prima del 2036.