L’8 Agosto scorso la Russia è piombata nuovamente nell’incubo del disastro nucleare di Chernobyl. Alcuni test del nuovo missile Burevestnik hanno infatti avuto un esito catastrofico, liberando nell’aria importanti quantità di radiazioni. Queste si stanno rapidamente propagando in Europa e hanno già raggiunto la Norvegia. Inizialmente si pensava ad una singola esplosione ma gli ultimi aggiornamenti dalle varie stazioni meteorologiche europee riporterebbero due anomalie a distanza di alcune ore l’una dall’altra.
I test erano in via di svolgimento nel famoso poligono missilistico di Nenoska, non molto distante da Severodvinsk, cittadina che affaccia sul Mar Bianco. Come anticipato, il Nosar Research Institute avrebbe rilevato due esplosioni indipendenti, distanziate di circa un paio d’ore. L’istituto indipendente che collabora con il CTBTO è equipaggiato con 6 stazioni che si occupano del monitoraggio su scala globale e trasmette i suoi dati direttamente all’organizzazione viennese.
Stando alle dichiarazioni dell’amministratore delegato del Nosar le esplosioni dell’8 agosto sarebbero state due, come chiaramente indicato dagli strumenti di cui sono dotate le stazioni meteorologiche. La prima sarebbe stata alle ore 9 e sarebbe stata rilevata anche dai sismografi con epicentro nei pressi di Severodvinsk
. Tuttavia alle 11, quindi solo due ore dopo, si è registrata un’altra attività similare. Questa sarebbe stata di entità minore e rilevata unicamente dal sensore ad infrasuoni, in grado di rilevare i segnali acustici.Secondo la prima ricostruzione la seconda sarebbe avvenuta in aria, come preventivato per entrambi i test missilistici. Rosatom, società a capo della conduzione dei test, ha confermato indirettamente che nell’incidente sono stati coinvolti missili di tipo Burevstink, quindi missili a propulsione mista nucleare/tradizionale.
La dinamica dell’incidente non è stata confermata da fonti certe. Sembrerebbe però che l’esplosione sia avvenuta una volta recuperato il missile dal mare. Dalle ricognizioni aree si osserva infatti come una delle piattaforme di lancio sia parzialmente affondata e spostata rispetto alla sua posizione originaria.
A conferma delle conseguenze che causerà la nube radioattiva, i cittadini di Nenoska hanno ricevuto il divieto di balneazione. Oltre a questo non potranno utilizzare un vasto specchio di mare nei pressi dell’area dell’esplosione. Non sappiamo ancora fino a dove arriveranno le radiazioni, speriamo tuttavia che non si ripeta il disastro avvenuto nel 1986.